Barbera d'Alba Mulassa

Nome produttore e località AZIENDA AGRICOLA CASCINA CA’ROSSA DI FERRIO ANGELO CANALE (CN) ITALIA Uvaggio (%) 100% BARBERA Bottiglie prodotte annue (ca.) 5000 Zona di produzione, clima e descrizione terreni ROERO, CANALE (CN) PIEMONTE L’eccezionalità della Barbera d’Alba di Cascina Ca’Rossa va ricercata anche nella particolare collocazione geografica, nel clima vocato e nel ricco sottosuolo, che contraddistinguono il Roero. Il clima temperato freddo, caratterizzato da stagioni ben definite, consente alle uve di esaltare aromi particolarmente fini, intensi ed eleganti. Il substrato del terreno è invece caratterizzato da argille, tufo, sabbie e gessi solfiferi; l’alternanza di questi strati fa sì che le viti regalino vini di eccellente finezza, struttura ed eleganza. Queste componenti fanno si che il vino di ogni annata sia diverso, unico e irripetibile. Vinificazione e affinamento Le uve della Barbera d’Alba “Mulassa” crescono nel vigneto denominato “Mulassa”, e vengono accuratamente diradate in vigna e selezionate in cantina per garantire la massima qualità del vino. Godono di una coltivazione biologica molto attenta alla qualità del grappolo, volta alla preservazione dei suoi aromi e delle sue proprietà. La raccolta avviene manualmente nella terza decade di settembre, quando i grappoli di Barbera sono pronti per la vendemmia. Successivamente si passa alla fermentazione in acciaio inox per 15 giorni con temperature che possono variare dai 25 ai 30 gradi. Terminata la fermentazione, avviene la svinatura, alla quale segue la fermentazione mallolattica, svolta sempre in acciaio. Terminato il processo, l’invecchiamento del vino dura 18 mesi in botti da 25 HL in rovere di Slavonia. Un mese prima dell’imbottigliamento il vino viene riassemblato in acciaio per poi essere finalmente imbottigliato. Descrizione vino Il colore è rubino profondo con riflessi granati. Al naso, potente ed elegante, con note di ciliegia, prugna, mora e pesca, e sentori di caffè, tabacco e mentolo.
Al palato, corposo ma equilibrato, dal finale lungo e asciutto che rimanda a tannini fini. Abbinamenti gastronomici Ottima abbinata a un primo piatto dal sugo corposo e gustoso, come i tipici “tagliolini piemontesi al ragù di carne”. Eccezionale con la pasta ripiena, come i “ravioli del plin” e gli agnolotti, condita semplicemente con un filo d’olio extravergine e una grattata di parmigiano. Si sposa particolarmente bene con i secondi piatti, quali gli arrosti, il coniglio e il brasato, e con i formaggi a pasta dura dal gusto prepotente. Esalta i tradizionali minestroni e le polente, che la "cucina povera" piemontese ha prodotto e tramandato quale patrimonio di cultura gastronomica. Temperatura di servizio A 18 gradi se invecchiata. Invecchiamento (anni) 18 mesi
Regione: Piemonte
Annata: 2015